Il Ministero della Salute ha emesso una circolare per rafforzare le misure di prevenzione e sorveglianza contro i virus West Nile e Usutu per la stagione vettoriale 2025, alla luce dei primi casi umani e animali già registrati in diverse regioni italiane. Il documento richiama l’attenzione su una rapida identificazione dei casi, l’adozione di misure preventive per la popolazione e gli animali, e un approccio coordinato tra sanità umana e veterinaria, secondo il modello One Health. LA CIRCOLARE
Il Ministero della Salute ha emesso una circolare urgente per rafforzare le misure di prevenzione e sorveglianza contro i virus West Nile (WNV) e Usutu (USUV), patogeni ormai stabilmente presenti sul territorio nazionale, per la stagione vettoriale 2025, in considerazione dei primi casi umani e animali già registrati in diverse regioni italiane.
Il documento richiama l’attenzione su una rapida identificazione dei casi, l’adozione di misure preventive per la popolazione e gli animali ed un approccio coordinato tra sanità umana e veterinaria, secondo il modello One Health.
La sorveglianza dei casi umani ha registrato nel periodo dal 17 al 23 luglio 2025 un totale di 32 casi di infezione, di questi (di cui 15 casi nella Regione Lazio, tutti nella provincia di Latina, 2 in Regione Piemonte, nella provincia di Novara, 2 nella Regione Veneto, in provincia di Padova e 1 nella Regione Emilia Romagna, in provincia di Modena e 3 in Campania ), 1 caso asintomatico identificato in donatore di sangue (1 Veneto) e 6 casi di febbre (2 Veneto, 4 Lazio). Tra i casi confermati sono stati notificati 2 decessi (uno in Piemonte e uno nel Lazio).
Lasorveglianza entomologica e veterinaria ha confermato la presenza del West Nile Virus in 11 pool di zanzare, 7 uccelli appartenenti a specie bersaglio e in un cavallo, mentre l’USUV è stato rilevato in 2 pool di zanzare, limitatamente alla Regione Emilia-Romagna.
Allerta West Nile e Usutu, le raccomandazioni del Ministero della Salute
In considerazione della rilevanza della infezione per la salute pubblica, si richiama l’attenzione alle attività previste dal Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA 2020-2025), finalizzate a prevenire la trasmissione delle arbovirosi sul territorio nazionale e a contrastare la circolazione dei virus trasmessi da artropodi vettori.
In particolare, si raccomanda di: potenziare la sorveglianza dei casi umani di infezione da WNV/USUV, soprattutto in termini di tempestività e di rispetto dei flussi di comunicazione attualmente operativi, sensibilizzando gli operatori sanitari, tra cui pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, sulla importanza della rapida identificazione dei casi, anche ai fini della tempestiva introduzione di misure di prevenzione per la sicurezza nei confronti delle donazioni di sangue/emocomponenti e di organi, tessuti e cellule.
Sensibilizzare i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, medici di Pronto Soccorso, infettivologi ed altri specialisti coinvolti in ambito sanitario, sia nel settore pubblico che privato, a prestare particolare attenzione alla infezione da WNV che si può manifestare in modo estremamente variabile.
Infezione asintomatica (sino all’80% dei casi);
Infezione paucisintomatica (sino al 20% dei casi), caratterizzata da sindrome febbrile aspecifica con febbre o storia di febbre recente trattata con antipiretici, non altrimenti spiegabile, talora associata a cefalea, astenia, mialgia, nausea, vomito, diarrea e rash cutaneo morbilliforme;
Infezione neuroinvasiva (<1% dei casi, 10% letalità), caratterizzata da un andamento bifasico, inizialmente simile alla forma paucisintomatica e poi seguita, nei giorni successivi, da una sindrome neurologica acuta e progressiva caratterizzata da sintomi quali: encefalite, meningite a liquor limpido, poliradicolo-neurite (simil Guillain Barrè), paralisi flaccida acuta.
Promuovere attività di informazione e sensibilizzazione della popolazione sul rischio legato alle infezioni da WNV/USUV, sottolineando l’importanza della adozione delle principali misure di prevenzione, quali: l’uso corretto di repellenti topici, secondo le indicazioni dei produttori; l’utilizzo di abbigliamenti protettivi; l’installazione di barriere fisiche (es. zanzariere), l’impiego di soluzioni ambientali volte a ridurre l’esposizione alle punture di zanzara (es. condizionatori) e tutte le buone pratiche finalizzate ad eliminare possibili focolai larvali negli spazi privati, come giardini e non privati (eliminazione degli oggetti che possono costituire piccole raccolte temporanee di acqua, come barattoli vuoti, sottovasi, contenitori senza coperchio, anfore ornamentali, giochi per bambini; prevenzione dei ristagni che creano le condizioni per lo sviluppo larvale delle zanzare, nei focolai ambientali non eliminabili quali, ad esempio vasche e fontane ornamentali, grondaie, bacini perenni e per l’approvvigionamento idrico degli orti urbani, cisterne ecc).
Inoltre, considerate le condizioni climatiche favorevoli alla proliferazione del vettore (zanzare del genere Culex per il WNV) e la presenza di serbatoi naturali, quali uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio (Pica pica, Corvus corone cornix, Garrulus glandarius), oltre alla avifauna selvatica, si invita a rafforzare tutte le attività di sorveglianza integrata veterinaria, secondo quanto disposto dal PNA e nelle Linee Guida DGSA 11.12.2023.
Promozione della vaccinazione degli equidi, particolarmente per quelli destinati a fiere e manifestazioni, registrando le somministrazioni nella Banca Dati Nazionale.
Per ulteriori informazioni, cittadini e operatori possono consultare i portali istituzionali di: Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti, o contattare il numero di pubblica utilità 1500.
L’aggiornamento epidemiologico settimanale è disponibile ai link: